Jeddah Vecchia, un'antichità tanto antica quanto l'inizio del mondo, un passato che respira come il significato stesso della parola "nonna".
Nell’aria si avverte costantemente il profumo avvolgente dell’incenso – una presenza che non smette mai di sorprendermi! – e nei labirintici vicoli stretti e assolati, si susseguono giochi di luce che si riflettono sugli edifici storici, interrompendo la monotonia delle costruzioni decadenti. La città vecchia è un intricato intreccio di case, strade, piazze e minareti, mentre negli accoglienti negozi, uomini e donne osservano con curiosità e sorrisi il nuovo mondo che si è aperto davanti a loro.
Sembra che le radici di questa città affondino in un passato remoto, oltre 2.500 anni fa, quando altro non era che un villaggio di pescatori affacciato sul Mar Rosso.
È bellissimo vagare tra i vicoli della città vecchia, curiosando tra edifici antichi, piccole scuole e moschee affollati da gente che sembra essersi persa.
Il mio giro ad Al Balad è stato breve ma intenso. Quest’area è riconosciuta dall’UNESCO per i suoi palazzi secolari, simboli dell’architettura tradizionale che attrae persone e culture di ogni estrazione sociale.
Tra le residenze affascinanti di Al Balad, spicca inconfondibile quella di Omar Nassif, un mercante dell’800 e membro di una delle famiglie più influenti dell’epoca. Con 106 stanze decorate, varie terrazze e la storia di aver ospitato anche il primo monarca saudita, Abdulaziz Ibn Saud, è diventata uno dei simboli dell’Arabia Saudita moderna.
La città, però, è molto più di quanto si possa immaginare. L’area della Corniche è magnifica, soprattutto di sera quando si illumina. Da qui, si ammira la fontana Re Fahd, simbolo di Jeddah e punto di riferimento molto amato della città, che si erge sullo sfondo del Mar Rosso, alta ben 312 metri. Il che la rende la fontana più alta delmondo. La fontana dà il meglio di sé dopo il tramonto quando centinaia di luci colorate illuminano l’arco d’acqua sparato verso il cielo a più di 350km all’ora. E lì vicino, a far bella mostra di sé, la Moschea galleggiante.
Questo per dirvi che dedicare almeno un paio di giorni alla città è indispensabile.
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