Scivolare sul Nilo in Dahabiya

Scivolare sul Nilo in Dahabiya

Ed eccomi qui, pronta per un’esperienza unica: la navigazione sul Nilo alla scoperta della civiltà egizia.

Ho ben impresso nella memoria quando, adolescente, lessi il libro di Wilbur Smith: Il settimo papiro che, pur con tutte le sue imprecisioni, mi fece sognare templi giganteschi e tombe scavate nel letto del Nilo, bambini in tuniche bianche che giocano sulla riva del fiume, incuranti dei coccodrilli: gli stessi coccodrilli che anch’io da bambina ho visto quando abitavo ad Addis Abeba e durante le vacanze si andava in giro con il nostro maggiolone..… Gli stessi coccodrilli del Nilo, ma del Nilo Bianco, l’unico che conoscevo.

L’antica civiltà egizia è stata una delle più avanzate della storia, con la sua architettura imponente, la sua scrittura geroglifica, le sue pratiche religiose e le sue conoscenze scientifiche e il fascino che ha esercitato in me dura da anni e anni (meglio non dire quanti!). Uno dei modi migliori per immergersi in questo mondo millenario è navigare sul fiume più importante dell’Egitto: il Nilo.

La navigazione sul Nilo è un’esperienza unica, che consente di scoprire i tesori nascosti degli antichi territori egiziani e di esplorare la cultura locale, tra paesaggi mozzafiato e siti archeologici di inestimabile valore.
Una delle tappe obbligate è la città di Luxor, l’antica Tebe. Quando mi sono ritrovata nella sala colonnata del tempio di Karnak sono rimasta senza fiato: com’è possibile che uomini “primitivi” abbiano potuto fare questo? Per non parlare del grandioso tempio della mitica Regina Hatshepsut!

Viva le donne!

Ma quello che mi ha stupito – e ancora mi stupisce – sono le tombe reali. Ormai penso di averle viste tutte, a 3/4 alla volta, con il vento fresco della primavera e con il caldo rovente dell’estate che ti sembra di essere dentro a un forno e l’aria che respiri scotta. E ancora ci vado ad ogni occasione! Contrariamente a quanto mi aspettavo, non è stata la tomba di Tut Ank Amon a stupirmi di più, ma quella di Sethi I, scoperta dal nostro Belzoni nel 1817 e che porta, verso la fine delle pareti decorate, le correzioni in nero dei maestri sui disegni rossi degli allievi. Incompiuti.

Le correzioni!!
Ma siamo seri?

Ho ancora adesso la pelle d’oca al pensiero……
e io sono un’insegnante….
Correggo in rosso gli scritti neri dei miei alunni!
Eppure non sono solo queste scoperte a rendere affascinante la navigazione sul Nilo. Durante il viaggio, si può sperimentare la vita a bordo di una nave a vela, lontani dalla frenesia della vita moderna e immersi in un’atmosfera conviviale e di condivisione.
Le tradizionali Dahabiya che navigano sul Nilo non hanno corrente elettrica, il che significa che l’esperienza è ancora più autentica e vicina alla vita degli antichi egizi. Si possono ammirare i paesaggi naturali, fare passeggiate sulle sponde del fiume e gustare la cucina spesso a base di pesce e verdure degli orti locali. La prima volta che sono stata in dahabiya, non capivo perché avevo una torcia sul comodino….

Quando mi sono dovuta alzare di notte
ho capito!

I generatori che funzionano durante il giorno, alla sera vengono spenti e la nave galleggia silenziosa attraccata sulla riva del fiume.

Niente porti. Eh no! Quelli sono riservati per le lussuose motonavi! Ma per noi poveri avventurieri, niente porti: solo passerelle per scendere. Ma non farei cambio. Ho provato sia l’una che l’altra, ma per me è dahabiya per sempre!
A patto che non venga di nuovo trascinata via dalle correnti del fiume mentre faccio il bagno!

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