Gli Habbe, come i Dogon vengono chiamati dai Fulani, sono un popolo di agricoltori originario della regione di Mandè, situata a sud-est del Mali. Nel XIV secolo, gli Habbe si stabilirono sulla maestosa falesia di roccia sedimentaria di Bandiagara, lunga duecentocinquanta chilometri e alta circa cinquecento metri sulla pianura sabbiosa. Quest’area, precedentemente abitata dai Tellem, è oggi il territorio dei Dogon, una popolazione che, sebbene influenzata dall’Islam e dal Cristianesimo, mantiene un forte legame con le proprie credenze religiose.
La mitologia dei Dogon è complessa e dettagliata
e include la credenza che discendano da una stella chiamata Sirius. Ciò che rende questa credenza particolarmente interessante è che i Dogon conoscono l’esistenza di Sirius B, una stella nana bianca che orbita attorno a Sirius A e che non è visibile ad occhio nudo. Gli antropologi hanno a lungo cercato di capire come i Dogon abbiano potuto acquisire questa conoscenza avanzata dell’astronomia, e molte sono state le teorie avanzate in proposito.
Tra le pratiche magiche dei Dogon, vi è l'oroscopo dello sciacallo
L’arte, la musica e le cerimonie religiose dei Dogon riflettono la loro cultura ricca e diversificata. I villaggi, composti da edifici cubici o circolari in pietra e argilla, sono separati tra loro da stretti viottoli sempre ombreggiati. La disposizione e l’architettura delle case sono ispirate alle concezioni cosmologiche dei Dogon.
Nonostante i contatti con l’Islam e il Cristianesimo, i Dogon mantengono ancora oggi un forte legame con le loro credenze religiose che contemplano un unico Dio Creatore Amma e gli otto progenitori mitici, i Nommi.
Tuttavia, il Credo islamico sta penetrando sempre più profondamente nella cultura Dogon. È infatti frequente vedere maestri del Corano che dettano le sure del testo sacro, le quali vengono poi copiate a mano dai giovani del villaggio su tavolette di legno, che vengono lavate per cancellare il testo precedente e permettere una nuova scrittura a memoria.
Tra le pratiche magiche dei Dogon, vi è l’oroscopo dello sciacallo.
L’indovino traccia linee, rettangoli e infila legni su mucchietti di sabbia, creando così un diagramma astrologico. Quando lo sciacallo passa di notte lasciando le sue impronte sul terreno sabbioso, l’indovino osserva attentamente i simboli rimossi e, sulla base di essi, è in grado di predire il futuro.
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